Spunti di lettura

Io sono
di Saint Germain (parte II)

Io sono di Saint Germain (parte II)

ascoltare quella voce (sana) che ci parla dentro

Anche in questo articolo trovate una estrapolazione dal meraviglioso testo del maestro Saint Germain IO SONO ed. Il Cigno.

Il corsivo è il mio.

Tu, caro figliolo, che non puoi ancora vedere questo e hai il cuore pieno di ansia e di paura, perché non sai di dove ti verrà il pane di domani o il denaro per la prossima pigione, o per la cambiale che devi pagare, ascolta ancora una volta le mie parole che ti ho detto già molto tempo fa nel sermone della montagna:
«Perciò io vi dico: Non prendetevi pensiero dei domani, di ciò che mangerete, né di come coprirete il vostro corpo. Non è la vita più del cibo e il corpo più delle vesti? Guardate gli uccelli dell’aria; essi non seminano, né mietono, né raccolgono, pure il vostro Padre celeste li nutre. Non siete voi da più di essi? Chi di voi, preoccupandosi, può aggiungere un cubito alla propria statura? E perché vi date pensiero delle vostre vesti? Guardate i gigli del campo, come essi crescono; essi non s’affannano, né tessono; eppure Io vi dico che neppure Salomone, nel suo splendore, era abbagliato come uno di essi: perciò, se Dio veste cosi l’erba del campo che oggi è, e domani è gettata nel forno, non vestirà egli molto di più voi, o voi uomini di poca fede? Non vi date dunque pensiero dicendo: che cosa mangeremo o di che cosa vestiremo? Poiché il vostro Padre celeste sa che voi avete bisogno di queste cose.
Ma cercate prima il Regno di Dio e la Sua Giustizia; e tutte queste cose vi saranno aggiunte. Non vi date dunque pensiero del domani, poiché il domani penserà a se stesso. A ogni giorno basta la sua pena».
Ti abbisogna comando più preciso, o più precisa promessa di questa?

Abbiamo appena letto uno dei più belli e struggenti brani del Vangelo che, in sostanza, ci invita ad affidarci alla Divina Provvidenza, ma è anche in linea con le scoperte della fisica quantistica circa un universo quantico fatto di energia in movimento, indirizzata dal nostro pensiero; il Padre Celeste dunque, è questo Principio Creatore influenzato dai nostri bisogni, che a loro volta, creano la direzione dei nostri pensieri.

O tu che ti sei consacrato a me e che ti chiami mio discepolo, ascolta: non ho finora tutto provveduto per te? Sei tu mai stato in bisogno che io non ti sia venuto in aiuto proprio al momento giusto? C’è mai stato un tempo in cui le cose sembrassero scure e in cui io non portassi la luce? Puoi tu, con quello che sai ora, guardare indietro alla tua vita e vedere in che cosa tu avresti disposto meglio? Baratteresti tu la tua comprensione spirituale, con i possedimenti terreni di chiunque tu conosca? E non ho io fatto tutto questo, benché tu ti sia sempre ribellato, rifiutando di ascoltarmi durante tutta la tua vita?
Ah! Figli miei, non vedete che il denaro, la casa, le vesti, il cibo e il loro acquisto sono solo incidenti, e non hanno nulla a che fare con la vostra Vita reale, tranne che per quel tanto che voi li fate reali, pensando che abbiano molta importanza e lasciando me essere soltanto una cosa secondaria?

La casa, il denaro etc. sono importanti, reali, solo nella misura in cui noi diamo valore ad essi. Non hanno dunque un valore assoluto, intrinseco. La nostra Anima ci sta invitando dunque, a dare valore alla comprensione spirituale e non alle cose materiali. Le nostre necessità sono assolte dal Principio Creatore o Dio, per cui non serve preoccuparcene, mentre a noi il compito di non lasciare che la nostra Essenza sia secondaria ad esse.

Saint Germain, IO SONO

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